
JAGUAR E-TYPE 1961
L’iconica Jaguar E-type fu presentata per la prima volta al Salone dell’Automobile di Ginevra nel marzo del 1961 e al Salone dell’Automobile di New York nell’aprile dello stesso anno. Il lancio fece scalpore, richiamando grandi folle e un enorme interesse da parte della stampa, del jet set internazionale e di top model e rock star.
Descritta da Enzo Ferrari come “la più bella auto mai costruita”, la Jaguar E-type incarnava pienamente il fascino e l’entusiasmo degli anni ’60.
Il nostro modellino in scala 1:8 riproduce la bellissima roadster a capote aperta presentata in occasione dell’evento di lancio. Ogni minimo dettaglio è stato accuratamente studiato e replicato dietro licenza di Jaguar e con il supporto di Jaguar Classics, dal pianale piatto ai sedili a secchiello, rendendo questo modellino davvero autentico.
















Specifiche e caratteristiche
Le caratteristiche uniche della primissima E-type in scala 1:8
Disegnate dall’ingegnere aeronautico Malcolm Sayer, le eleganti linee scolpite fanno letteralmente girare la testa alla stampa di tutto il mondo, oggi come nel 1961. Il nostro modellino della versione roadster consente di apprezzare ogni centimetro delle sue linee perfette, sia all’interno che all’esterno. Siamo onesti, chi non sognerebbe di trovarsi a bordo di questa auto sullo sfondo di incantevoli paesaggi e con il vento tra i capelli, sentendosi un po’ come Tony Curtis o Brigitte Bardot? Tuttavia, il fascino della E-type risiedeva sia nell’estetica che nelle prestazioni, con il suo strabiliante motore XK in grado di sviluppare una potenza di 265 BHP e di spingere la E-type fino a 240 km/h.
Indubbiamente, guidare una di queste roadster a grandezza naturale ti farebbe fare un figurone, ma costruire e possedere una versione in scala 1:8 ti farà apprezzare ogni minimo dettaglio di questo gioiello. Lasciati trasportare dalla fantasia...
Specifiche
- Scala: 1:8
- Materiali: carrozzeria e telaio realizzati in lega metallica zamak, componenti in ABS, pneumatici in gomma e replica dei rivestimenti in pelle originali
- Lunghezza: 55 cm (22″)
- Larghezza: 21 cm (8″)
- Altezza: 14 cm (5 1/2 “)
- Numero di parti: 500 circa
Questo modello viene fornito prepitturato.
Caratteristiche
- Fari e fanali posteriori funzionanti
- I finestrini si alzano e si abbassano ruotando la maniglia
- Luci di stop che si accendono quando si schiaccia il pedale del freno
- Sterzo che aziona le ruote anteriori
- Vernice rossa di alta qualità
- Interni marrone chiaro con replica dei sedili a secchiello in pelle
- Portapacchi opzionale posizionato sul bagagliaio
- Ruote a raggi metallici
Il segreto è nei dettagli
Straordinari dettagli in scala 1:8

AUTHENTIC ENGINE
Il dettagliato motore XK è assemblato da circa 40 pezzi

LUCI FUNZIONANTI
Le luci anteriori e posteriori sono gestite da LED

INTERRUTTORI DEL CRUSCOTTO
Include i dettagli originali del '61 sul cruscotto

PORTABAGAGLI
Portapacchi opzionale per conferire un tocco autentico

RUOTE A RAGGI
Ruote a raggi lucidati con spinotti Jaguar

SEDILI SECCHIELLO
Con un design originale del pavimento piatto e sedili a cappello del papa
Video
World of Wayne
Pack 1 build
Video in time-lapse del montaggio completo
Alex costruisce il modello completo in 10 minuti!
Vista esplosa in 3D dei componenti della E-type
E-Type
Dettagli della E-type
Libro illustrato della Jaguar E-type del 1961
In omaggio con tutti gli acquisti di questo modello
Ricco di splendide immagini sia degli interni che degli esterni, scattate dal famoso fotografo David Newhardt.








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L’auto che ha rivoluzionato il mondo dell’automobilismo
Il motore XK ha segnato il periodo d’oro delle auto sportive Jaguar
Durante gli anni della guerra, il fondatore di Jaguar William Lyons iniziò a pianificare quella che sarebbe stata la sua prossima sfida: una nuova berlina capace di raggiungere i 160 km/h e destinata a diventare il simbolo del dopoguerra.
Il risultato fu il motore XK. Lanciato a Earls Court nel 1948, è probabilmente l’invenzione più significativa nella storia di Jaguar. Nei 38 anni successivi, il motore XK avrebbe alimentato cinque auto vincitrici di Le Mans, grandi berline di prestigio, berline compatte, i successivi modelli XK, la E-type, le berline executive degli anni ’70 e ’80, i mezzi militari, i veicoli dei vigili del fuoco e imbarcazioni a motore da record dei primati.
Il motore XK fu utilizzato per la prima volta sulla vettura sportiva XK120. Ispirata alle sportive BMW 328, l’auto ebbe un successo che neppure Jaguar si aspettava, soprattutto in America. Tre XK120 parteciparono alla 24 Ore di Le Mans nel 1950. Due di queste si classificarono al 12° e al 15° posto e la terza, pur essendosi ritirata, si era piazzata al 3° posto, convincendo Lyons che “con un’auto più adatta alla pista, il motore XK avrebbe potuto trionfare in questo evento”.
La XK120 fu prodotta come auto da strada fino al 1954, quando fu sostituita dalla XK140, che però fece registrare vendite più basse.
Un’auto da corsa “più adatta” doveva essere più veloce, leggera e potente della XK120, con una nuova carrozzeria migliorata dal punto di vista aerodinamico. Il risultato fu la C-type progettata da William Heynes e Malcolm Sayer. Heynes modificò il telaio e il retrotreno e introdusse lo sterzo a pignone e cremagliera. Anche il motore della XK120 fu modificato. Il compito di Sayer era progettare una carrozzeria più efficiente dal punto di vista aerodinamico, pur rimanendo fedele all’estetica della XK120. Nella gara di Le Mans del 1953, le C-type si classificarono al 1°, al 2° e al 4° posto.
Nel tentativo di ridurre ulteriormente il peso, Heynes sviluppò un nuovo modello utilizzando una nuova tecnica di costruzione monoscocca, in cui il telaio era integrato nella carrozzeria. Il nuovo modello che ne venne fuori era impressionante, tuttavia il team era convinto che se Jaguar voleva mantenere il suo successo a Le Mans, sarebbe stata necessaria un’auto completamente rinnovata, con un peso ulteriormente ridotto, un motore più potente e un’aerodinamica migliorata.
La D-type fu progettata con un’ossatura interamente rivisitata, furono apportate piccole modifiche al motore della C-type e fu ridisegnata la carrozzeria, questa volta traendo ispirazione dalla Disco Volante con scocca Alfa Romeo Touring del 1952 e utilizzando la peculiare metodologia matematica di Sayer. Nella gara di Le Mans del 1954, due D-type si ritirarono e la terza si piazzò al 2° posto, a 2 minuti dalla Ferrari.
La D-type ottenne buoni risultati a Le Mans tra il 1955 e il 1960. Dal 1951, una Jaguar aveva vinto Le Mans in cinque occasioni: un record britannico eguagliato solo dalla Bentley negli anni ’20. Questo rese Jaguar un marchio estremamente famoso, soprattutto in America. Ma, nonostante questo successo, le D-type di serie non vendettero bene.
Nel 1955 Jaguar presentò una nuova vettura di medie dimensioni, alimentata da un motore XK da 2,4 litri: la prima Jaguar ad essere prodotta su scala industriale. Nel 1960 fu prodotta una versione migliorata della Mark II, commercializzata fino al 1968.
Nel 1956, Jaguar smise di correre. Vennero avviati i lavori per rimpiazzare la XK150 e nel marzo del 1961 fu finalmente lanciata la E-type.
La E-type era più lunga della D-type, anche se la sua struttura si basava su quel modello e aveva un motore XK da 2,4 litri. Si ritiene che la E-type fosse originariamente destinata sia alla produzione in serie che alle corse.
I resoconti dell’epoca confermano che “mentre la forma di base era indubbiamente una creazione di Sayer, Lyons, il progettista principale, aveva contribuito alla messa a punto di importanti dettagli”.
Nel 1958, il curatore di Motor Weekly ebbe l’opportunità di provare la prima E-type (nota come E1A) e concluse che “...la nuova Jaguar era imbattibile a livello mondiale...”.
Nel 1960 venne prodotta una versione della E-type puramente da competizione: una sportiva da corsa che avrebbe dovuto succedere alla D-type, nota come E2A. Era più spaziosa del modello precedente e incorporava un nuovo sistema di sospensioni posteriori indipendenti. Dotata di uno speciale motore XK da 3 litri, la E2A partecipò alla gara di Le Mans del 1960 con Briggs Cunningham.
Alla fine del 1960, le vendite della XK150 continuarono a precipitare e la necessità di realizzare un nuovo modello divenne sempre più urgente.
All’inizio degli anni ’60, la popolazione urbana era sempre più giovane e benestante. Fiorirono la musica, la moda e il design. Uomini e donne si riversavano a Carnaby Street e a King’s Rd, dove le minigonne di Mary Quant stavano spopolando. I tempi erano maturi per una nuova auto sportiva altrettanto strabiliante e nel 1961 la E-type debuttò al Salone dell’Automobile di Ginevra: un’auto sportiva nata per la corsa, visivamente sensazionale e venduta alla metà del prezzo dei modelli della concorrenza.
La show car fu svelata in un ristorante, il Parc des Eaux-Vives, tra gli applausi della stampa mondiale...
Specifiche tecniche
- Tipo di auto: Due posti, capote aperta (3,8 litri)
- Dimensioni: Lunghezza 445,8 cm, larghezza 165,3 cm, altezza 127 cm
- Passo: 243,8 cm
- Potenza: 226,5 bhp a 5500 rpm
- Coppia: 217,0 lb
- Motore: XK Jaguar tipo “S” a sei cilindri da 3,8 litri
- Trasmissione: Cambio manuale sincronizzato a quattro velocità, con singolo ingranaggio elicoidale
- Sospensioni:
Anteriori: Sospensioni anteriori indipendenti che incorporano quadrilateri trasversali e barre di torsione controllate da ammortizzatori idraulici telescopici.
Posteriori: Sospensioni posteriori completamente indipendenti. - Freni: Freni a disco Dunlop di tipo a ponte.
- Sterzo: A cremagliera e pignone
- Ruote e pneumatici: Ruote a raggi metallici con mozzi a bloccaggio centrale, montate con pneumatici Dunlop 6,40 x 15 tipo RS.5 e camere d’aria.
- Struttura della carrozzeria: Carrozzeria in acciaio a guscio portante con un’esclusiva struttura monoscocca brevettata.
- Velocità massima: 239 km/h
0–96,6 km/h: 6,9 sec
0–193,2 km/h: 25,9 sec

Salone dell’Automobile di Ginevra, 1961: lancio della E-type con Sir William Lyons.
Per ulteriori informazioni sulla E-type e su Jaguar, visita e sostieni il Jaguar Heritage Trust.
Fondato nel 1983, il Jaguar Daimler Heritage Trust è un ente di beneficenza registrato.
Il suo scopo è perseguire, mantenere e promuovere, a beneficio della nazione, la conservazione permanente di archivi storici, manufatti e autoveicoli prodotti e commercializzati da Jaguar Cars Ltd. (successivamente rinominata Jaguar Land Rover Ltd.) e dalle società che l’hanno preceduta con i nomi commerciali Swallow, SS, Jaguar, Daimler e Lanchester, laddove tali veicoli abbiano un potenziale valore storico, scientifico e culturale.
Missione della fondazione:
“Essere i custodi attivi della storia di Jaguar, dei suoi veicoli e dei suoi archivi, lavorando a fianco di Jaguar Land Rover per condividere e promuovere questa storia per le generazioni future”.
Perché il lancio della Jaguar E-type/XK-E nel 1961 ha cambiato per sempre i saloni dell’automobile?
Filmato d’archivio originale della Jaguar che ripercorre la storia della E-type/XK-E
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